
140 milioni per la Ricerca e Sviluppo
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Il Decreto prevede nuove agevolazioni per la ricerca e lo sviluppo di due tipi: contributo alla spesa e finanziamento agevolato.
In particolare:
a) il contributo diretto alla spesa fino al 20% delle spese e dei costi ammissibili.
b) il finanziamento agevolato per una percentuale delle spese e dei costi ammissibili pari al 50% del totale,
Le risorse finanziarie disponibili per la concessione delle agevolazioni ammontano in tutto a 140 milioni di euro, di cui 40 milioni per la concessione delle agevolazioni come contributo diretto alla spesa, e 100 milioni di euro per la concessione delle agevolazioni come finanziamento agevolato.
Gli obiettivi dell’economia sostenibile e circolare
La cosiddetta ‘economia circolare‘ punta, attraverso la ricerca e l’innovazione tecnologica, a rendere i processi produttivi più efficienti in termini di tempo e di risorse impiegate, e meno impattanti per l’ambiente in termini di riduzione delle emissioni di gas serra, di recupero dei materiali e di minimizzazione degli scarti.
Il passaggio dall’attuale modello di economia ‘lineare’ a quella ‘circolare’ richiede, per le aziende e il sistema produttivo in generale, un cambiamento delle strategie di Policy e dei modelli di mercato, in modo da salvaguardare la competitività dei settori industriali e il patrimonio di risorse naturali. Il sostegno alla ricerca e all’innovazione tecnologica costituisce quindi un fattore decisivo per dare impulso a questi cambiamenti, e l’intervento previsto dal Decreto Crescita sarà attivato nell’ambito del Fondo per la crescita sostenibile (Fcs).
A chi si rivolge: i beneficiari
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese e i centri di ricerca che soddisfano determinate caratteristiche: essere iscritti nel Registro delle imprese; operare in prevalenza nel settore manifatturiero o in quello dei servizi diretti alle imprese manifatturiere; aver depositato almeno due bilanci dell’attività.
Queste imprese e centri specializzati possono presentare progetti anche insieme tra loro o con organismi di ricerca, fino a un massimo di tre soggetti co-proponenti. In questi casi i progetti congiunti devono essere realizzati attraverso il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione, come, per esempio, il consorzio e l’accordo di partenariato.
Caratteristiche e requisiti dei progetti da sostenere.
I progetti di ricerca e sviluppo devono:
-prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 500 mila euro e non superiori a 2 milioni di euro;
– avere una durata non inferiore a un anno e non superiore a tre anni;
– prevedere attività di ricerca e sviluppo strettamente connesse tra di loro in relazione all’obiettivo previsto dal progetto, finalizzate alla riconversione produttiva delle attività economiche attraverso la realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti.
Tutto ciò attraverso lo sviluppo di tecnologie abilitanti relative a:
– innovazioni di prodotto e di processo per l’utilizzo efficiente delle risorse e di trattamento e trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso dei materiali in un’ottica di economia circolare o a ‘rifiuto zero’ e di compatibilità ambientale (innovazioni eco-compatibili);
– progettazione e sperimentazione di modelli tecnologici integrati per il rafforzamento dei percorsi di simbiosi industriale, attraverso, ad esempio, la definizione di un approccio sistemico alla riduzione, riciclo e riuso degli scarti alimentari, allo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e al riciclo delle materie prime;
– sistemi e strumenti per lo sviluppo delle tecnologie per la fornitura, l’uso razionale e la sanificazione dell’acqua;
– strumenti tecnologici innovativi in grado di aumentare il tempo di vita dei prodotti e di efficientare il ciclo produttivo; e poi anche la sperimentazione di nuovi modelli di Packaging intelligente (Smart packaging) che prevedano anche l’utilizzo di materiali recuperati.