
Zes Adriatica: Approvato da giunta piano strategico, grande opportunità per territorio murgiano
posted in News by Consultrade
Zes adriatica: Approvato da giunta piano strategico, grande opportunità per territorio murgiano
Le ZES, ricordo, sono macro-aree geografiche, collegate a una o più aree portuali, per le quali saranno previste specifiche misure (benefici fiscali, incentivi, semplificazioni amministrative) finalizzate a creare un contesto orientato alla crescita di imprese, all’attrazione di investimenti, all’incremento di scambi commerciali ed export.
La ZES Adriatica (connessa ai porti di Manfredonia, Barletta, Bari, Monopoli e Brindisi e agli snodi logistici degli aeroporti di Bari, Brindisi e Foggia, dell’interporto regionale della Puglia, della piattaforma logistica di Incoronata) comprende una vasta area di circa 2669 ettari che, oltre alle aree portuali e aeroportuali, include:
– il polo di Foggia (con la zona industriale di Manfredonia e l’agglomerato ASI Foggia-Incoronata);
– il polo di Barletta (con la zona industriale di Barletta);
– il polo di Bari (con la zona P.I.P. di Bitonto, l’agglomerato ASI Bari-Modugno, la zona industriale di Altamura, la zona P.I.P. di Gravina, le zone industriali di Monopoli e Molfetta);
– il polo di Brindisi (con le aree ASI di Brindisi, Fasano e Ostuni);
– il polo di Lecce (con le aree ASI di Lecce-Surbo, Galatina-Soleto, Nardò-Galatone, le zone industriali di Casarano e Matino, il centro intermodale di Melissano).
La Regione ha promosso la creazione di questa ZES come strumento per facilitare l’attrazione di investimenti diretti, promuovere la crescita della competitività delle imprese, l’incremento delle esportazioni, la creazione di nuovi posti di lavoro e il più generale rafforzamento del tessuto produttivo. Sono molteplici gli strumenti previsti dal Piano strategico a questo scopo: credito d’imposta sugli investimenti entro la soglia di 50 milioni di investimento, esenzione IRAP, esonero quota comunale IMU per i proprietari degli immobili ricadenti nelle aree ZES, esonero TASI (sempre per la quota destinata ai Comuni) per i possessori e detentori di immobili nelle medesime aree, esclusione di addizionali comunali TASI, esenzione dalle spese istruttorie connesse alla realizzazione degli interventi in tali aree.
Per la definizione del procedimento di approvazione sono necessari ora altri due passaggi, uno dei quali dettato da una novità intervenuta in questi ultimi giorni: la Regione Molise, infatti, ha chiesto alla Puglia di inserire le proprie aree nella ZES Adriatica. Occorrerà, pertanto, un passaggio di raccordo del piano strategico pugliese con la previsione delle aree produttive che saranno individuate dal Molise, prima dell’approvazione finale. “