
Bandi MiTE – 600 milioni di euro per progetti “faro” di economia circolare
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I decreti del Ministero della Transizione ecologica indicano i criteri di selezione dei progetti di investimento in infrastrutture a supporto della raccolta differenziata e in impianti di riciclo
Per potenziare la rete di raccolta differenziata e degli impianti di trattamento e riciclo verranno finanziati – con un budget di 600 milioni di euro – progetti “faro” di economia circolare che promuovono l’utilizzo di tecnologie e processi ad alto contenuto innovativo nei settori produttivi. In particolare, verranno finanziati progetti – presentati da imprese – che favoriranno, anche attraverso l’organizzazione in forma di “distretti circolari”, una maggiore resilienza e indipendenza del sistema produttivo nazionale.
Il 60% delle risorse è riservato alle regioni del Centro-Sud ovvero Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Molise, Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Previste 4 linee di intervento:
Ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, i cosiddetti RAEE comprese pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici;
Ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti in carta e cartone;
Realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici (attraverso riciclo meccanico, chimico, “Plastic Hubs”), compresi i rifiuti di plastica in mare (marine litter);
Infrastrutturazione della raccolta delle frazioni di tessili pre-consumo e post consumo, ammodernamento dell’impiantistica e realizzazione di nuovi impianti di riciclo delle frazioni tessili in ottica sistemica, i cosiddetti “Textile Hubs”.
I destinatari delle risorse sono le imprese e, nello specifico, quelle che esercitano in via prevalente attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi o attività di trasporto per terra, acqua o aria, comprese le imprese artigiane di produzione di beni di cui alla Legge 8 agosto 1985, n. 443 e attività ausiliaria ad attività industriale o di trasporto, in favore delle imprese di cui alla precedente lettera.