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Aiuti ai programmi di internazionalizzazione delle PMI: modifiche

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Apportate modifica all’avviso rivolto ad imprese di piccola e media dimensione che intendano realizzare un programma di internazionalizzazione, di marketing internazionale e di partecipazione a fiere, di importo non inferiore a € 50.000,00. Si tratta di un avviso “a sportello” che garantisce la continuità temporale degli interventi, consentendo alle imprese di pianificare i propri programmi senza dover rincorrere le scadenze dei bandi.

Apportate modifiche all’avviso Pubblico “Aiuti ai programmi di Internazionalizzazione delle Piccole e Medie Imprese – Titolo IV – aiuti all’Internazionalizzazione“. E’ un avviso “a sportello”, una modalità operativa ormai collaudata, che garantisce la continuità temporale degli interventi, consentendo alle imprese di pianificare i propri programmi senza dover rincorrere le scadenze dei bandi.

Le modifiche riguardano le spese ammissibili e le risorse stanziate che vengono incrementate a 20 milioni di euro rispetto ai 17 milioni di euro precedentemente destinate.

Al presente Avviso sono destinati 17 milioni di euro“ con la dicitura “Al presente Avviso sono destinati 20 milioni di euro

L’Avviso è rivolto ad imprese di piccola e media dimensione che intendano realizzare un programma per l’internazionalizzazione del proprio business.

I contenuti essenziali dell’intervento attivato sono di seguito sintetizzati:

Soggetti proponenti Possono accedere alle agevolazioni:

  • imprese di piccole dimensioni (imprese che occupano meno di 50 ULA e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio non superiori a 10 milioni di euro);
  • imprese di medie dimensioni: che occupano meno di 250 ULA, realizzano un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro oppure il totale di bilancio annuo non supera i 43 milioni di euro;
  • raggruppamenti di P.M.I., aventi sede operativa in Puglia, costituiti con forma giuridica di “contratto di rete” che abbiano acquisito soggettività giuridica, ai sensi del comma 4-quater dell’art. 3 del Decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito con modificazioni dalla legge 9 aprile 2009, n. 33 e D.L. n. 179/2012 convertito con L. 221/2012 e s.m.i. In tale caso, la rete deve identificare dettagliatamente lo scopo della propria costituzione e disporre di un programma di rete che contenga l’indicazione dei diritti e degli obblighi assunti da ciascuna partecipante alla rete e le modalità di realizzazione dello scopo comune;
  • consorzi con attività esterna e società consortili di Piccole e Medie Imprese, costituiti anche in forma cooperativa, aventi sede operativa nella Regione Puglia.

I soggetti proponenti alla data di presentazione della domanda di agevolazione devono:

  • realizzare una iniziativa nell’ambito di uno dei codici Ateco ammissibili elencati nella tabella A (allegato n. 1) ed appartenenti alle seguenti Divisioni della “Classificazione delle Attività economiche Ateco 2007”:
    • sezione “C”: attività manifatturiere;
    • sezione “F”: settore delle costruzioni;
    • sezione “I”: attività dei servizi di alloggio e ristorazione – limitatamente alle attività turistico ricettive di qualsiasi forma e dimensione della Divisione “55” della classificazione Ateco;
    • sezione “J”: settore dei servizi di comunicazione ed informazione.
  • essere regolarmente costituiti e iscritti nel Registro delle Imprese e non si devono trovare in condizioni tali da risultare un’impresa in difficoltà, come definita all’articolo 2 del Regolamento di esenzione (CE) n. 651/2014 e ss.mm. e ii.

Con riferimento alle attività turistico ricettive extra – alberghiere (di cui al codice Ateco 55.20.51 “Affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence”), le domande di aiuti possono essere presentate esclusivamente nella forma aggregata dei Consorzi o dei Raggruppamenti di P.M.I. costituiti con forma giuridica di “contratti di rete”.

I Soggetti proponenti non devono rientrare fra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti che sono individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea.

Esclusioni Sono esclusi i seguenti settori:

  • pesca e acquacoltura;
  • costruzione navale;
  • industria carboniera;
  • siderurgia, così come definito neN’allegato B della disciplina multisettoriale degli aiuti regionali destinati ai grandi progetti d’investimento di cui alla comunicazione numero C(2002) 315, pubblicata nella G.U.C.E. C70 del 19.3.2002;
  • fibre sintetiche;
  • produzione primaria di prodotti agricoli;
  • trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli (non sono considerate attività di trasformazione o commercializzazione di prodotti agricoli né le attività di preparazione del prodotto per la prima vendita svolte nell’azienda agricola, né la prima vendita da parte di un produttore primario a rivenditori o a imprese di trasformazione, né qualsiasi attività che prepara il prodotto per una prima vendita) nei casi seguenti:
    • quando l’importo dell’aiuto è fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produttori primari o immessi sul mercato dalle imprese interessate;
    • quando l’aiuto è subordinato al fatto di venire parzialmente o interamente trasferito a produttori primari.

Non sono ammissibili gli aiuti agli investimenti ad un beneficiario che, nei due anni precedenti la domanda di aiuto, abbia effettuato una delocalizzazione della stessa attività o attività analoga o di una loro parte da uno stabilimento situato in una parte contraente dell’accordo SEE (stabilimento iniziale) verso lo stabilimento situato in un’altra parte contraente dell’accordo SEE in cui viene effettuato l’investimento sovvenzionato (stabilimento sovvenzionato). All’atto di presentazione della domanda di agevolazione, il beneficiario dovrà altresì dichiarare di non avere concretamente in programma di delocalizzare la stessa o un’analoga attività a quella oggetto della richiesta di aiuto nei due anni successivi al completamento deH’investimento iniziale per il quale è richiesto l’aiuto.

Programmi ammissibili Si possono realizzare programmi di importo non inferiore a € 50.000,00, riferiti ad unità locali site nel territorio della Regione Puglia:

  • per l’internazionalizzazione, funzionali al potenziamento della competitività del sistema di offerta aziendale all’estero realizzati attraverso progetti di commercializzazione all’estero e/o collaborazione industriale con partner esteri (quali partnership, joint venture, sfruttamento di brevetti e tecnologie), che possono prevedere servizi di ricerca di partners esteri per la definizione di progetti di investimento e/o accordi di collaborazione industriale da realizzarsi all’estero; studi di fattibilità connessi con la valutazione economico-finanziaria, fiscale, legale contrattuale, e di progettazione/ingegnerizzazione di prodotti/processi inerenti i progetti di investimento e/o di partnership industriale da realizzarsi all’estero; servizi di assistenza tecnica e di tutoraggio all’impresa nelle varie fasi di implementazione e monitoraggio del programma di internazionalizzazione;
  • per il marketing internazionale, finalizzati a garantire il presidio stabile dell’impresa nei mercati esteri, che possono prevedere assistenza consulenziale qualificata per la realizzazione di azioni sul campo funzionali alla strutturazione della propria offerta sui mercati esteri, l’introduzione di nuovi prodotti e/o marchi sui mercati esteri frequentati o l’inserimento di prodotti e/o marchi su nuovi mercati esteri, progettazioni di iniziative coordinate di promozione e comunicazione (anche attraverso la creazione ed il lancio di marchi collettivi);
  • per la partecipazione a fiere esclusivamente per la partecipazione di un’impresa ad una sola fiera o mostra, in Italia o all’estero, di particolare rilevanza internazionale.

Il progetto deve essere organico e funzionale, da solo idoneo, cioè, a conseguire gli obiettivi prefissati dal Soggetto Proponente ed indicati nella domanda di agevolazione.

Le iniziative agevolabili devono essere riferite a unità locali ubicate nel territorio della regione Puglia.

Il progetto può essere avviato solo a seguito della presentazione della domanda di agevolazione alla Regione Puglia e deve essere completato entro 24 mesi dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni effettuata dalla Regione. La durata di ciascuna attività svolta all’interno dei singoli programmi ammissibili, non potrà essere superiore a 12 mesi.

Spese ammissibili Sono ammissibili le spese per:

  • a) Spese per servizi di consulenza specialistica, finalizzati a sviluppare il progetto di promozione internazionale, comprensivo di:
    • I. progettazione, organizzazione e realizzazione di specifiche azioni promozionali sui mercati esteri di riferimento. Per tale attività sono agevolabili:
      • Costi per la progettazione di materiali promozionali e informativi (brochure, dépliant, video, ecc.) ed i relativi servizi di traduzione, purché realizzati in lingua inglese o nella lingua dei Paesi target. In caso di reti o consorzi, deve trattarsi di materiali promozionali ed informativi a favore della promozione della rete o del consorzio e non delle singole imprese che partecipano al progetto.
      • Costi esterni per la progettazione e la realizzazione, per l’intera durata del progetto, del sito internet in lingua inglese e/o nelle lingue dei Paesi target. In caso di reti o consorzi, deve trattarsi del sito della rete o del consorzio, a favore della promozione della rete e non delle singole imprese che partecipano al progetto.
      • Costi per la realizzazione di un marchio (brand) in Italia e/o nei Paesi esteri di riferimento del progetto. In caso di reti o consorzi, deve trattarsi della marca unitaria, identificativa della rete o del consorzio e non delle marche delle singole imprese che partecipano al progetto.
    • II. attività di ricerca ed identificazione potenziali partner esteri;
    • III. analisi e riorganizzazione della struttura e delle procedure aziendali ai fini della internazionalizzazione
    • IV. attività di analisi e valutazione di joint-venture o accordi di collaborazione commerciale o industriale, anche nel campo dell’innovazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico internazionale;
    • V. servizi di assistenza legale, fiscale e contrattualistica internazionale, riferiti esclusivamente ai Paesi target del progetto di promozione internazionale per il quale si richiede l’agevolazione.
  • b) Costi esterni per la figura del/della “export manager” (un/una temporary manager o, in caso di reti o consorzi, un/una manager condiviso), dedicato/a esclusivamente al lavoro di conduzione, coordinamento e gestione delle attività del progetto di promozione internazionale, da svilupparsi anche nel/i Paese/i target, fino ad un massimo di € 100.000,00 complessivamente. In ogni caso, l’export manager deve avere acquisito un minimo di 5 anni di esperienza specifica nella gestione e nella realizzazione di progetti di promozione e marketing internazionale a favore di singole imprese o raggruppamenti;
  • c) Spese per servizi di consulenza specialistica relativi a studi ed analisi di fattibilità per la costituzione e gestione di investimenti all’estero funzionali alla costituzione di centri di servizi di vendita, controllo e certificazione di qualità, assistenza post-vendita, distribuzione e/o logistica per il sistema di offerta.
  • d) Spese per la partecipazione diretta, ed in caso di reti o consorzi, collettiva della rete o consorzio, a fiere specializzate di particolare rilevanza internazionale, con specifico riferimento alle seguenti tipologie di spese:
    • affitto spazi espositivi;
    • servizi di allestimento e gestione degli spazi espositivi;
    • servizi di assistenza congressuale e di interpretariato.
  • e) in alternativa rispetto alla lett. d), Spese per la partecipazione ad una mostra promozionale inserita in un evento/mostra di carattere internazionale: affitto spazi, spese di spedizione di materiali promozionali e informativi e dei campionari da esporre/presentare, servizi di interpretariato; In caso di reti o consorzi deve trattarsi di una iniziativa promozionale comune, a favore della promozione della rete o consorzio e non delle singole imprese che partecipano al progetto.
Intensità e massimali di aiuto L’aiuto sarà erogato in forma di sovvenzione determinata sul montante degli Interessi di un finanziamento concesso da un Soggetto Finanziatore accreditato. Il contributo viene riconosciuto in misura pari all’Interest Rate Swap (Euribor 6 mesi versus tasso fisso) denaro, in euro a 10 anni (10Y/6M), pubblicato sul quotidiano “Il Sole 24 Ore” il giorno della stipula del finanziamento da parte del Soggetto Finanziatore, maggiorato di uno spread. Al momento la misura dello spread è pari al 5% (500 punti base); tale valore viene aggiornato di anno in anno. Qualunque sia la maggior durata del contratto di finanziamento, la sovvenzione determinata sul montante degli Interessi sarà calcolata con riferimento ad una durata massima del finanziamento di 5 anni.

Le agevolazioni saranno calcolate, indipendentemente dall’ammontare del progetto ammissibile, su un importo finanziato massimo di:

  • € 800.000,00 per impresa
  • € 4.000.000,00 per i progetti presentati da Reti di Impresa o Consorzi.

Oltre alla sovvenzione determinata sul montante degli Interessi sarà concessa un’ulteriore sovvenzione aggiuntiva fino alla concorrenza di un’intensità di aiuto complessiva del 45%.

Per le imprese che hanno conseguito il rating di legalità, e per le Reti di Impresa o Consorzi l’intensità massima di aiuto è incrementata di 5 punti percentuali.

L’aiuto per programmi di Internazionalizzazione e/o di marketing internazionale non potrà superare l’importo complessivo di:

  • € 300.000,00 per impresa;
  • € 2.000.000,00 per progetto (Reti di Impresa o consorzio).

L’aiuto per la partecipazione a fiere non potrà superare l’importo complessivo di:

  • € 100.000,00 per impresa;
  • € 200.000,00 per progetto (Reti di Impresa o consorzio).
24 Apr, 20

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